RIGENERAZIONE OSSEA GIUDATA (GBR)
Consiste in una serie di tecniche chirurgiche che vengono effettuate in casi clinici in cui vi é una grave perdita di osso mascellare.
Consiste in una serie di tecniche chirurgiche che vengono effettuate in casi clinici in cui vi é una grave perdita di osso mascellare.
In seguito alla mancanza di elementi dentali, dovuta a lesioni traumatiche, parodontali, endodontiche o di altra natura, la cresta ossea subisce un fisiologico riassorbimento che si manifesta sin da principio e si stabilizza in genere dopo 6-8 mesi dall’avvenuta lesione. Le tecniche di rigenerazione ossea consentono di ricostruire le architetture ossee ideali per poter posizionare gli impianti in sostituzione degli elementi dentali andati perduti.
Il principio comune di queste tecniche chirurgiche si basa sullo stesso principio biologico che regola la rigenerazione dei tessuti. Gli studi effettuati dimostrano che quando si escludono le cellule epiteliio-connettivali dalla colonizzazione di un coagulo, ediante l’inserimento di una membrana, saranno solo le cellule mesenchimali totipotenti indifferenziate a colonizzare il coagulo. In tale maniera, il coagulo, protetto dalla membrana, verrà trasformato nel tessuto tipico di quella particolare area isolata. Nel caso della rigenerazione ossea guidata il coagulo verrà trasformato in tessuto osseo.
Le conoscenze sempre più specifiche ed approfondite della rigenerazione ossea guidata, hanno permesso di ottenere continui miglioramenti ed hanno consentito di rigenerare osso in svariate condizioni patologiche tra le quali ricordiamo:
Alveolo post estrattivo: difetto osseo conseguente alla perdita di una o più pareti ossee dopo avulsione di uno o più denti
Fenestrazione: si può verificare a seguito di un inserimento di un impianto ed é un difetto associato ad una mancanza di spessore osseo, che crea un’esposizione di una parte dell’impianto stesso.
Deiscenza: anche in questo caso si manifesta dopo l’inserimento di un impianto e consiste in un difetto caratterizzato da mancanza di spessore osseo inferiore al 50% del diametro dell’impianto, che ne espone la superficie vestibolare a partire dalla testa
Deficit osseo in senso orizzontale: difetto caratterizzato da mancanza di osso superiore al 50% del totale
Deficit osseo in senso verticale: difetto costituito da un riassorbimento tridimensionale della cresta ossea, caratterizzato dalla completa assenza di pareti ossee.
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